Effetto negativo sul cervello dell'uso del GPS
Effetto negativo sul cervello dell'uso del GPS
Molte persone si affidano al sistema di posizionamento globale "GPS" per raggiungere facilmente le loro varie destinazioni, ma un nuovo studio avverte che fare affidamento su questa tecnologia in modo permanente può interrompere un'importante abilità mentale.
Lo studio condotto dalla McMaster University in Canada ha dimostrato che fare affidamento sulla nostra memoria durante la navigazione tra le strade rende più efficiente il nostro sistema di navigazione cerebrale e viceversa.
Lo studio ha anche dimostrato che ridurre l'uso del “GPS” è utile per allenare il senso dell'orientamento e migliorare la memoria spaziale, cioè la capacità di elaborare informazioni relative all'ambiente circostante e creare una mappa mentale dei luoghi.
I ricercatori sono ricorsi a sottoporre i partecipanti a un esperimento in cui praticano uno sport in cui ognuno di loro si muove in un bosco o in una città senza un percorso prestabilito, ma attraversa una serie di punti fino a raggiungere il punto di arrivo, utilizzando solo una bussola e una mappa.
E si è scoperto che i partecipanti più anziani ed esperti potevano fare affidamento sulle proprie capacità mentali attraverso una mappa mentale, in un modo che ha superato i giovani dopo aver sviluppato una memoria più spaziale, secondo la rivista italiana "Focus".
Lo conferma anche uno studio condotto dall'Università di Lione e dall'University College London: crescere in campagna o in una città dalla mappa complessa sviluppa il senso dell'orientamento dei suoi abitanti rispetto a chi nasce nei centri urbani, dove le strade formano un griglia semplice con rami ad angolo retto.