Cosa fa la sensazione di paura al cervello?

Cosa fa la sensazione di paura al cervello?

Quando una persona è esposta a una situazione in cui si rende conto di essere in pericolo, sente che succedono cose strane al suo corpo.

Secondo gli esperti, quando una persona vede qualcosa di pericoloso o è esposta a una situazione critica che suscita paura dentro di lui, gli input sensoriali vengono trasmessi prima all'amigdala, che rileva l'importanza emotiva della situazione e come rispondere ad essa con la rapidità necessaria per quello.

Secondo gli esperti, ci sono alcune aree chiave del cervello che sono coinvolte in modo significativo nell’elaborazione della paura.

L'amigdala si è evoluta per andare oltre le aree del cervello coinvolte nel pensiero logico, in modo da poter partecipare direttamente alle risposte fisiche.

L’ippocampo, situato vicino e in contatto con l’amigdala, è coinvolto nel ricordare cosa è sicuro e cosa è pericoloso, soprattutto in relazione all’ambiente, e a contestualizzare la paura.

Vedere un leone arrabbiato allo zoo e nel deserto innesca una diversa risposta di paura nell’amigdala. Ad esempio, l’ippocampo interviene e impedisce questa risposta di paura quando sei allo zoo perché non sei in pericolo.

Secondo un rapporto preparato da Arash Javanbakht, professore associato di psichiatria della Wayne State University, la corteccia prefrontale, situata sopra gli occhi, è coinvolta negli aspetti cognitivi e sociali dell'elaborazione della paura. Ad esempio, un serpente può scatenare la tua paura, ma quando leggi un cartello che afferma che il serpente non è velenoso o il suo proprietario ti dice che il suo animale domestico è amichevole, la paura scompare.

Se il tuo cervello decide che una risposta alla paura è giustificata in una situazione particolare, attiva una serie di percorsi neurali e ormonali per prepararti ad agire immediatamente. Alcune reazioni di lotta o fuga si verificano nel cervello. Ma il corpo è il luogo in cui avviene la maggior parte dell’azione.

Secondo la rivista Science Alert, diversi percorsi preparano i vari sistemi del corpo a svolgere un lavoro fisico intenso. La corteccia motoria del cervello invia segnali rapidi ai muscoli per prepararli a movimenti potenti, tra cui: i muscoli del torace e dello stomaco, che aiutano a proteggere gli organi vitali in quelle aree.

Ciò può contribuire a creare sensazioni di oppressione al petto e allo stomaco durante circostanze stressanti.

Il sistema nervoso simpatico accelera i sistemi coinvolti nella lotta o nella fuga. Anche i neuroni simpatici sono diffusi in tutto il corpo e sono particolarmente densi in luoghi come il cuore, i polmoni e l’intestino.

Queste cellule nervose stimolano la ghiandola surrenale a rilasciare ormoni come l’adrenalina, che viaggia attraverso il sangue per raggiungere questi organi, aumentando la loro prontezza alla risposta alla paura.

I segnali provenienti dal sistema nervoso simpatico aumentano la frequenza cardiaca e la forza con cui si contrae.

Nei polmoni, i segnali provenienti dal sistema nervoso simpatico dilatano le vie aeree e spesso aumentano la frequenza e la profondità della respirazione. Questo a volte porta ad una sensazione di mancanza di respiro.

L'attivazione simpatica rallenta l'intestino e riduce il flusso sanguigno allo stomaco per fornire ossigeno e sostanze nutritive agli organi più vitali come il cuore e il cervello.

Tutte le sensazioni fisiche vengono poi trasmesse al cervello attraverso le vie del midollo spinale. Il tuo cervello ansioso e altamente vigile elabora questi segnali sia a livello conscio che subconscio.

Anche la corteccia prefrontale è coinvolta nella consapevolezza di sé, in particolare dando un nome a queste sensazioni fisiche, come una sensazione di oppressione o dolore allo stomaco, e attribuendo loro un valore cognitivo, come “Questo va bene e andrà via” o “È terribile e sto morendo”.

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